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giovedì 25 novembre 2010

Chocolate chip muffins

E' incredibile, non credevo di essere così facilmente influenzabile... è possibile vivere 30 anni della propria vita ignorando completamente l'esistenza di qualcosa ed uscire di testa nel momento stesso in cui lo scopri solo ed esclusivamente per la bramosia di averlo seduta stante!?? E' stato così per il glucosio, per il cardamomo, per la manitoba, per la farina di tapioca, per lo zucchero muscovado e potrei nominare altre decine di ingredienti particolari... uno degli ultimi acquisti delle mille e una notte è stato il golden syrup, cercato invano dappertutto ed infine scovato per caso in un negozietto dai mille profumi inebrianti... sembra che non puoi vivere senza.. finchè non ce l'hai! E' quello l'esatto momento in cui del golden syrup non sai più che fartene, le innumerevoli meravigliose ricette in cui il goduriosissimo sciroppo ambrato trovava applicazione si volatilizzano... e l'oggetto del desiderio viene parcheggiato in dispensa a volte per settimane, a volte per mesi finchè un'idea, un'illuminazione non ti spinge ad andare a recuperarlo.. l'illuminazione del caso stavolta viene da Tuki, con dei muffins al golden syrup che hanno dato onore all'infido sciroppo.. se avete difficoltà nel reperirlo (e mica sarà solo io la sfigata???) potete sostituirlo tranquillamente con la melassa o addirittura con il miele, ma Tuki dice che non sarà la stessa cosa!

Chocolate chips muffins

Ingredienti (per una dozzina di muffins grandi):

375 g di farina autolievitante
50 g di zucchero di canna
190 g di gocce di cioccolato
125 g di burro fuso
60 ml di golden syrup
2 uova leggermente sbattute
250 ml di latte
un pizzico di sale

Preriscaldare il forno a 175°C. Riunire tutti gli ingredienti asciutti (farina, zucchero, sale e cioccolato) in una terrina e mescolarli con cura; aggiungere tutti gli altri ingredienti e mescolare con un cucchiaio senza esagerare: il segreto per fare dei muffins perfetti sta proprio nel non mescolare troppo l’impasto, il quale non deve assolutamente risultare liscio ma piuttosto grumoso. Con l’aiuto di due cucchiai distribuire il composto negli appositi pirottini, riempiendoli poco più della metà; consiglio di posizionare i pirottini di carta all’interno degli appositi stampi per muffins. Infornare e cuocere per circa 20 minuti, o fino a quando i muffins saranno belli gonfi e dorati in superficie. Sono buoni sia tiepidi che freddi e si possono congelare tranquillamente, al massimo per un mese.

martedì 9 novembre 2010

Torta dinosauro

Chi lo dice che le nuove generazioni sono standardizzate? Certo, ci sono bimbi che più di altri si lasciano condizionare dalle mode, dai personaggi del momento, ci sono bimbi che quando devono scrivere la letterina a Gesù Bambino prendono in mano il catalogo carrefour e segnano con una X i regali che vorrebbero trovare sotto l'albero, ci sono bimbi che purtroppo non si accontentano mai e non riescono a gioire per nulla, ma, grazie al cielo, ce ne sono anche altri che riescono a giocare con qualsiasi cosa abbiano davanti, che amano i libri, che lasciano libera la fantasia e che non amano rincorrere le mode imposte, ma le creano..

Guglielmo, come anche Maddalena, è uno di quei bimbi che di fantasia ne hanno da vendere e per il suo compleanno ha voluto un dinosauro, non un ben10, non un gormito, non un bakugan, ma un semplice dinosauro. Nel mio piccolo ho cercato di renderlo quanto più carino e simpatico possibile, mi ispira proprio simpatia!

Torta 6 anni Guglielmo

La base è un pan di spagna da 6 uova cotto in teglia da 24 cm, farcito con crema pasticcera al limone e decorato con panna e pasta di zucchero.
Il dinosauro è fatto interamente di pasta di zucchero.

sabato 30 ottobre 2010

Torta Barbapapà family

In questi ultimi mesi il mio tempo di autonomia lontano da pasta di zucchero, pan di spagna & affini si è notevolmente ridotto.. perciò da qualche tempo i miei amici più cari mi chiedono di preparare le torte per i compleanni dei loro piccoli, sapendo così di darmi un'ottima scusa per poter pasticciare per una giusta causa.. beh, amicizia è anche questo!

La festeggiata di turno, Maddalena, una quattrenne tutta pepe e furba da far paura, qualche settimana fa disse alla mamma "mamma, io non glielo dico a zia vavi (sarei io) che torta voglio, così vediamo cosa mi fa!". Ma io dico, ma si può essere cosi perfidi a 4 anni!!! Già è duro cercare di non deludere le aspettative di un bambino quando ti da un'idea da sviluppare, figuriamoci quando ti lascia carta bianca... Ho sudato per qualche giorno pensando ad hello kitty, bambole, ballerine, quando una sera, lei stessa mi è venuta incontro fornendomi un aiuto: "zia vavi (sono sempre io), ma tu ci riusciresti a farmi la torta con tutta la famiglia dei Barbapapà ?" io "(gulp) tesoro, se zia ci riuscisse tu la vorresti? (fai che dica di no, fai che dica di no, fai che dica di no!!!!)" "....... si!!!" bella la fetentona di zia, che mi hai messo nel sacco come se fossi io la quattrenne e tu la trentenne!!

Ed ecco la colorata family, che mi ha visto impegnata per un discreto numero di ore e per niente soddisfatta alla fine, perché i miei Barbapapà sembravano usciti dal manicomio, tanto avevano facce da pazzi! Nè più nè meno di quella che dovevo avere io alla festa... ma lei, la fetente, era proprio contentissima!!

Torta famiglia Barbapapà 4 anni Maddalena

Sono 2 pan di spagna rettangolari da 25x30cm affiancati, bagnati con bagna al limoncello  e farciti con crema diplomatica.
Decorati con panna e pasta di zucchero. I particolari dei Barbapapà sono di ghiaccia e pasta di zucchero.

sabato 23 ottobre 2010

Dita della strega

Visto che siamo ad una settimana dalla notte delle streghe, oggi vi posto una ricetta che ho utilizzato l'anno scorso per preparare questi obbrobriosi biscottini che il mio ometto ha portato a scuola dove ha riscosso un enorme successo tra i compagni e anche tra le insegnanti!! Col senno di poi, forse sarebbe stato meno macabro preparare dei biscottini a forma di zucca o pipistrello, oppure dei muffin decorati con teschi e ragnatele, avranno pensato "povero ragazzino, che mamma strana"! Ad ogni modo, al di là dell'aspetto inquietante, sono dei biscottini davvero buoni e friabili, se si ha il coraggio di assaggiarli, vedrete che un dito tira l'altro!!
Il bis quest'anno? mmm... vedremo!!!

Dita della strega

Ingredienti (per una ventina di dita):

280 gr. farina
100 gr. zucchero a velo
100 gr. burro
1 uovo
1 cucchiaino raso lievito
1 pizzico sale
1 bustina vanillina
mandorle spellate (le unghie!!)
marmellata (x incollare le unghie!!)

(da GialloZafferano)

In una ciotola capiente ponete la farina, il burro freddo tagliato a pezzetti, l'uovo, lo zucchero, la vanillina, il sale e il lievito. Impastate tutti gli ingredienti nella ciotola sino ad ottenere una palla, poi continuate ad impastare su di una spianatoia fino a che l'impasto non risulti liscio ed omogeneo.  Ottenuto l'impasto per i biscotti, formate un salsicciotto, dividetelo in pezzetti del peso di circa 25g l'uno, fino ad ottenere circa 20 pezzetti. Lavorate ogni pezzetto con i palmi della mani trasformandolo in un bastoncino della lunghezza di circa 10-12 cm. Sagomate le nocche delle dita assottigliando la pasta appena prima e dopo di esse; rigatele poi leggermente con un coltellino dalla lama liscia. Sull'estremità delle dita adagiatevi una mandorla spellata, pressandola leggermente: fungerà da unghia; adagiate le dita delle streghe su di una teglia precedentemente foderata con carta forno, lasciando uno spazio tra l'una e l'altra di circa 3 cm. Infornate i biscotti a 180° in forno già caldo, per circa 20 minuti, dopodiché estraete le dita della strega e lasciate raffreddare. Una volta raffreddate, sicuramente noterete che qualche mandorla si staccherà dalla sommità dei biscotti: per fissarle più saldamente, intingete la parte della mandorla che poggiava sul biscotto nella marmellata e quindi riposizionatela nel punto originario. (io questa operazione l'ho fatta prima di infornarle e nessuna mandorla si è staccata!) Lasciate asciugare e le dita della Strega saranno pronte per essere gustate.

Se volete rendere ancora più macabre le vostre dita della strega, potete "insanguinarle" con del colorante alimentare di colore rosso come ho fatto io oppure con marmellata o topping di fragole.

lunedì 18 ottobre 2010

Pink is life!

Oggi il web si tinge di rosa. Per le donne, con le donne.
E anche io mi unisco ai tanti blog che hanno aderito alla 17esima edizione della Campagna Nastro Rosa, organizzata dalla LILT e visibile sul sito www.nastrorosa.it, dedicata alla prevenzione del tumore al seno. Durante il mese di Ottobre gli oltre 390 Punti Prevenzione LILT saranno a disposizione per visite senologiche e controlli clinici strumentali.

Fermiamoci un secondo e prendiamoci cura di noi.

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Vi lascio con dei bicchierini di mousse alla fragola, fatti e fotografati un sacco di tempo fa, oggi solo foto, niente ricetta... d'altronde, mi serviva solo una scusa e qualcosa di rosa da pubblicare, perché oggi è più importante il rosa della LILT.. per informazioni chiamate il numero verde SOS LILT 800-998877 o consultate l'elenco degli ambulatori LILT sul territorio italiano nel sito www.lilt.it.

 Mousse alla fragola

martedì 12 ottobre 2010

La Torta del 3

Quella che vi mostro oggi è la semplicità fatta torta, la classica torta da credenza, da tuffare nel caffellatte, quella che se ce l'hai sul mobile di cucina e la vedi ne devi assolutamente staccare un pezzetto, perché è bella umida e un bocconcino, anche dopo pranzo o dopo cena, ci sta comunque bene!
Ogni tanto sento proprio il bisogno di fare qualcosa di essenziale, di poco elaborato, di non decorato, qualcosa che se anche esce con la spaccatura centrale o si bruciacchia non importa. Io non amo particolarmente il sapore forte e persistente della ricotta di pecora, quindi uso sempre, per dolci e non, quella vaccina. Per quanto riguarda il cioccolato, io sinceramente la preferisco in versione bianca, questa torta ha un aroma molto delicato e mi sembra che il cioccolato la "irrobustisca" un po' troppo.. questione di gusti, come sempre!

Torta del 3

(ricetta di Paola Lazzari)

Ingredienti:

3 hg di ricotta di pecora (io di mucca)
3 hg di zucchero
3 uova
3 hg di farina tipo"00"
3 cucchiai di burro morbido
3 cucchiai di latte
3 cucchiai di succo di limone
3 cucchiaini di lievito
Scorza di limone e vaniglia
Cioccolato fondente in gocce -100 gr. (io non l'ho messo)

In un mixer lavorare la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere una crema liscia, priva di granuli, unire il burro morbido e quindi le uova intere, uno alla volta. Aggiungere gli aromi, il succo di limone, ed il latte. Azionare ancora il mixer per qualche secondo ed infine unire la farina mescolata al lievito, lavorando il tutto brevemente. Versare l'impasto in una teglia (diametro 24cm) imburrata ed infarinata. A questo punto si dovrebbe cospargere la superficie con il cioccolato. Cuocere in forno a 180°C per circa 45 minuti. Spolverizzare con zucchero a velo.

Ne approfitto per segnalare un nuovo aggregatore, Smilla Magazine, date un'occhiata a questo indirizzo! http://smillamagazine.com/ricette/

domenica 3 ottobre 2010

Hello Kitty per i 3 anni della mia cuochetta

Diluviava quel 24 settembre di 3 anni fa, quando, con le mie inseparabili infradito, cercavo di evitare le pozzanghere e di arrivare quanto meno bagnata possibile all'ingresso del reparto ostetricia.. e da quel dì sembra quasi che il cielo ogni anno voglia ricordarmi quel giorno, quei momenti, quel dono che ho ricevuto, perché non passa 24 settembre che non diluvi!!!

A noi piace festeggiare al parco, perché a settembre in genere c'è ancora caldo, perché i bambini si divertono, perché cosi la casa rimane pulita ... e un po' anche perché è gratis!!

L'anno scorso abbiamo aspettato fino all'ultimo momento, ma poi abbiamo dovuto dirottare la festa a casa perché il tempo era veramente pessimo, dal cielo arrivavano gocce che sembravano secchiate! Perciò, quando sono andata a prenotare il gazebo del parco e mi sono sentita dire che il 24 era già occupato, in fondo in fondo ero contenta! Quest'anno forse mi sarebbe andata meglio... e così è stato, perché il 1° ottobre è stata davvero una serata stupenda!!

Torta Hello Kitty (3°compleanno Benedetta)

Ecco la tortina che ho realizzato per la mia piccola, un pan di spagna da 8 uova cotto in teglia diametro 28 cm farcito con crema diplomatica e decorato con panna e pasta di zucchero. I bambini erano estasiati, si sono spartiti fino all'ultimo baffo e, nonostante gli invitati fossero pochi, non ho riportato a casa neppure un grammo di torta!

Hello Kitty e il cupcake sono completamente di pasta di zucchero realizzati con la tecnica del collage. Io preferisco sempre partire da una cialda completamente bianca e poi incollare i vari pezzi sopra la sagoma.

lunedì 20 settembre 2010

Crepes

Sarò franca. Per me le crepes non sono altro che frittatine, che per quanto siano versatili per la ricchezza di ripieni dolci e salati che possono accogliere, sempre frittatine rimangono. Se ci fosse una categoria "dolci stupidi" credo che le crepes vi rientrerebbero di diritto.. questo secondo il mio gusto personale, ovviamente! E cosa c'è di peggio che avere un figlio e un fratello che invece ne vanno letteralmente pazzi?? Voi direte: beh, che ti cambia, dopotutto?? Che mi cambia??? Mi cambia, mi cambia, perché non passa settimana che non mi chiedano di fargliele!! Mi volevano pure regalare la padellina specifica per crepes.. ma si può???
Ma prima o poi gliela faccio fare una bella indigestione, così mi libero del problema crepes.. Noi in genere le farciamo con crema pasticcera o con nutella .. o, se proprio siamo in vena, con entrambe, ma si prestano a mille varianti, il problema è che a me .... ammazzano la fantasia!!

Crepes

Ingredienti:

2 uova
50 gr. farina
mezza tazzina di latte
1 cucchiaio e mezzo burro fuso
un pizzico di zucchero
un pizzico sale
olio (per ungere la padella)

Frullare tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere una pastella liscia e senza grumi; lasciar riposare per una mezzora.
Se non avete un fratello che sviene per le crepes che vi regala la padellina apposita, scaldare sul fuoco una padella antiaderente, ungere un tovagliolo di carta con dell'olio e passarlo sulla superficie della padella, stando bene attenti a non scottarvi e versare una mestolata di pastella, cercando di coprire il fondo in modo uniforme.

Appena sarà dorata, girare la crepe dall'altro lato e attendere che anche questo prenda leggermente colore. Far scivolare la crepe su un piatto e farcirla a piacere.

martedì 31 agosto 2010

18 anni in rosa ..

Eccomi qua, finalmente torno on line, dopo un mese e più di assenza..
Anche per quest'anno le vacanze sono agli sgoccioli, credo di non aver mai fatto ferie così lunghe dall'anno del diploma!! 
Non abbiamo programmato viaggi di nessun tipo, il nostro è stato un agosto all'insegna di mare, sole, pisolini, libri, dieta a base di panini, pizzette e birre gelide sotto l'ombrellone (che mi hanno regalato almeno un paio di kg dall'inizio dell'estate.. :D).
La mia cucina ha terminato bruscamente le (meritate) ferie con una festa a sorpresa organizzata per festeggiare i 18 anni della splendida figlia di una coppia di carissimi amici.
Il buffet prevedeva diversi tipi di focacce e torte salate, panini e mini croissants farciti, panettoni gastronomici, fregola con i funghi e salsiccia arrosto, oltre ovviamente alla torta, torta che è stata pensata, progettata, montata e smontata virtualmente 50 volte prima di raggiungere la versione definitiva... Doveva essere solo: rosa, fuxia e principesca!

Torta 18 anni Francesca
Torta a 3 piani 18 anni Francesca

Ho dovuto studiare un po' per capire come una torta di queste dimensioni potesse reggersi senza sprofondare ... (evidentemente non ho studiato abbastanza vista la voragine che, come si vede chiaramente nelle foto) sta inghiottendo la base!!) .

Ho utilizzato 3 pan di spagna, solita ricetta, da 28, 20 e 16 cm di diametro, bagnati con sciroppo di limone, farciti con crema pasticcera, ricoperti di crema al burro e poi di pasta di zucchero

Ho preso delle cannucce da cocktail (quelle un po' più grosse) e le ho tagliate dell'altezza della torta, diciamo che ho abbondato e ne ho messe una decina per disco!!

Ho ritagliato 2 dischi di 16 e 20 cm di diametro da un vassoio dorato, li ho ricoperti di pellicola e li ho usati come base d'appoggio del 2° e 3° piano.

Le decorazioni sono tutte di pasta di zucchero.

mercoledì 21 luglio 2010

Crostata meringata alla nutella

Chi più, chi meno, in questo periodo noi bloggers si latita... io mi schiero tra i "chi più", dal momento che non solo non pubblico, ma nemmeno cucino! Sto cercando di ricordarmi l'ultima volta che ho fatto qualcosa di diverso da un'insalata o una macedonia, o qualche panino per il mare... ah, ecco, è tutta colpa del mare!!! Come resistere a passare i pomeriggi spiaggiata tipo balenottera in riva al mare ??? D'altronde con 'ste temperature la città è invivibile, le case pure, i bambini stressano, sono accaldati ed annoiati, tutti al mare = tutti contenti!

Questa è una crostata che ho realizzato qualche settimana fa, quando mi sono ritrovata la necessità di far sparire dalla dispensa un barattolino di nutella prima che il gran caldo facesse capolino.. come si dice, lontano dagli occhi, lontano dal cuore, no? così giusto per evitare inutili e fastidiose corse al bagno, l'ho sacrificato in questa crostata, buonissima e scioglievole, fantastici i contrasti sbricioloso della frolla, morbido della nutella e crunchy della copertura..

Crostata meringata alla nutella

Ingredienti:

per la frolla:
400 gr. di farina
200 gr. di burro
2 tuorli
1 uovo intero
1 bustina di lievito
150 gr. di zucchero

per il ripieno:
3 albumi
1 vasetto medio di nutella
150 gr. di amaretti
150 di mandorle
80 gr. di zucchero

(dal blog Dolci & non solo)

Preparare la frolla amalgamando la farina con il burro e zucchero fino a renderlo sabbioso, aggiungere i 2 tuorli e l'uovo intero infine il lievito.
Mentre prepariamo il ripieno, riponiamo la pasta frolla nel frigo.

Tritare gli amaretti insieme alle mandorle e zucchero in un robot da cucina.

Stendere la frolla sulla carta forno bagnata e strizzata bucherellando il fondo.
Disporre la nutella sulla pasta frolla. Montare gli albumi a neve fermissima aggiungere il composto di amaretti e mandorle delicatamente per evitare che si smontino e sistemare sulla nutella.
Forno 180° per 30/35 min. o comunque finchè non diventa di un bel colore dorato. Una volta raffreddata cospargere di zucchero a velo.

mercoledì 7 luglio 2010

Il pacco è arrivato (4 mesi or sono...) !!

Con il solito ritardo che mi contraddistingue, mi trovo ad annunciare l'arrivo del prezioso e gradito pacco, con circa 4 mesi di ritardo, giorno più, giorno meno.. Non so voi, ma io a volte devo proprio "cogliere l'attimo" altrimenti, se lo perdo, mi viene da pensare: "ma si, tanto l'ho perso, a questo punto che differenza fa farlo oggi o domani?"..

Ad ogni modo è stato una sorpresa in termini di velocità, precisione, confezionamento.. tutto perfettamente imballato e cellophanato, racchiuso in una scatola di polistirolo che ha assicurato alle leccornie un viaggio senza sorprese!

Ecco una visione d'insieme del contenuto del pacco:

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Ed ecco nel dettaglio i singoli tesori:

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Bucatini, vermicelloni, paccheri rigati, calamaretti e conchiglioni per un totale di 2,5 Kg di straordinaria pasta di Gragnano

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Pasta di pistacchio
Paté di olive verdi
Paté di olive nere
Paté di peperoncino
Paté di tonno in olio di oliva
Miele puro di eucalipto

Grazie ancora al sig. Putignano della Compagnia del Cavatappi che mi ha supportato e sopportato nella scelta, per la cura che la sua azienda ha verso il cliente e per la bontà dei suoi prodotti!!

martedì 22 giugno 2010

Lemon curd

Era da molto che questa ricetta giaceva nell’archivio di quelle “da provare”.  Vuoi perchè mancava la materia prima adatta, vuoi perchè la ricetta era troppo inflazionata .. fatto sta che prima di provare il curd in versione original, cioè lemon, mi sono ritrovata con un po’ di bellissime arance non trattate ed ho pensato: orange curdwhy not? Prova, aimè, non documentata, in quanto terminata in un battito di ciglia! Tanto è stato il successo, che ho dovuto replicare in tempi brevissimi, questa volta con i limoni... Purtroppo Sigrid ha ragione, è una cremina deliziosa che trova la sua morte un po’ ovunque, quindi il fondo del vostro barattolino si vedrà in tempi brevissimi… e voi vi ritroverete nuovamente con grattugia in mano pronti a ricominciare daccapo… si può fare con i limoni, con le arance, con i lime, con le fragole, con i mirtilli, in giro per la blogosfera ne ho visti davvero di tutti i tipi, per accontentare qualsiasi palato! Naturalmente l'importante è che la frutta sia priva di medicinali.. e credo anche che, per la natura stessa della crema, molto dolce e grassa, per evitare che risulti nauseante sarebbe bene utilizzare un frutto piuttosto acidulo e aspro .. a noi è piaciuto tanto, un gusto morbido e pieno! Tra le altre cose ci ho farcito una tarte, buonissima!

Lemon curd

Ingredienti:

succo di limone 1dl
buccia di 2 limoni (non trattati)
zucchero 150g
uova 4
burro 100g
fecola di mais 1 cucchiaio abbondante

Lavare i limoni, grattugiare la loro buccia e estrarne il succo. Diluire la fecola nel succo. In una ciotola resistente al calore, mescolare il succo, la buccia, lo zucchero, le uova e il burro tagliato a pezzetti, poi collocare la ciotola sopra un pentolino con 3-4 cm di acqua a fuoco medio-basso (deve bollire ma non troppo forte). Mescolare di continuo per una decina di minuti fino a quando la crema si sarà addensata. Versare il lemon curd caldo in uno o due barattoli di vetro, chiudere, lasciar raffreddare e conservare al frigo.

giovedì 10 giugno 2010

Torcetti in 5 minuti

Sembra finalmente che il maltempo abbia fatto fagotto e sia partito per altri lidi.. era ora!! Quest'inverno è stato lunghissimo e non ne potevo più le basette di stare in casa! Oggi è finita anche la scuola, l'ometto era proprio stanco quest'anno, il salto dalle elementari è stato duro!
In questo periodo, sarà che ho molti impegni culinari ravvicinati, tipo feste di compleanno, anniversari, ma la voglia di cucinare è proprio poca, e meno male, visto che i kg da smaltire da soli non se ne vanno.... quindi credo almeno nelle prossime settimane attingerò dall'archivio!
Quella che vi lascio oggi è una ricetta semplicissima, ma sempre molto gradita.

Io, anzichè comprare il rotolo di frolla, ho utilizzato un panetto che avevo in freezer .. credo che il gusto ci guadagni!

Torcetti in 5 minuti

Ingredienti:

1 rotolo di sfoglia
1 rotolo di frolla sottile
rhum
gocce cioccolato (io non ne avevo...ho mezzo pezzi di cioccolato, in alternativa si può farcire con uvetta, nutella, marmellata ... chi più ne ha più ne metta!!)

(ricetta di Cameron - Cookaround)

Bagnare con il rhum un lato della frolla, mettere le gocce (o quello che vi pare) e sovrapporre la sfoglia, tagliare a metà e metterle una sopra all'altra cercando di alternare sfoglia e frolla. Tagliare a strisce non troppo grandi, attorcigliare, pennellare di latte e metterle in frigorifero a riposare per un'ora. Infornare a 200° fino a doratura. Quando sono fredde spolverizzare di zucchero a velo

p.s. ci ho messo più tempo a scrivere il post che a realizzarli.... :D

sabato 29 maggio 2010

Torta Goku Super Sayan

Oggi vi mostro la torta che ho realizzato l'anno scorso per il 5° compleanno di Andrea, il bimbo della mia collega Sandra. Il giovanotto è Dragon Ball addicted, quindi il soggetto della sua torta non poteva che essere il mitico Goku, che, non vi nascondo, mi ha fatto un po' penare con il suo look.. E' interamente realizzato con la tecnica della pdz colla. La base, invece, è il solito pan di spagna con crema pasticcera al limone, decorato con panna.

Non credo che si veda, ma Goku aveva dei bellissimi occhi verdi!!

Torta Goku Super Sayan

domenica 23 maggio 2010

Crescenti al gorgonzola

Ecco un'altra ricettina delle mitiche sorelle.. denominatore comune con le altre: facile, veloce e buona! E' un'ottima base da poter variare con altri ingredienti, ad esempio al posto del gorgonzola si può aromatizzare con del rosmarino, o con del prosciutto o della pancetta.. saranno comunque perfetti, perchè sono buonissimi, leggermente croccanti fuori e sofficissimi dentro! Io ne ho assaggiato uno al volo mentre li sfornavo, e sono stata fortunata, perchè in 2 minuti netti il vassoio era vuoto!

Crescenti al gorgonzola

Ingredienti:

500 gr farina 00
200 gr di gorgonzola dolce
30 gr lievito di birra (io 15 gr. aumentando i tempi di lievitazione)
50 gr di acqua circa
50 gr di strutto
50 gr di burro a pomata
8 gr di sale (un cucchiaino colmo)
1 uovo ( per spennellare)

(Sorelle Simili)

Mettere nell'impastatrice farina, lievito , acqua e cominciare ad impastare, unire burro e strutto, gorgonzola e sale e impastare per una decina di minuti (se necessario aggiungere altra acqua, dovrà venir fuori un impasto morbido) poi formare una palla e mettere a lievitare coperta con pellicola al calduccio per circa 50-60 minuti (io circa un'ora e mezzo). Riprendere l'impasto e senza lavorarlo stenderlo con il mattarello formando un rettangolo alto un 1.5 cm. Ritagliare dei quadrati di circa 5 cm, pennellarli l'uovo sbattuto, disporli sulla placca del forno ricoperta di carta forno un po' distanziati e lasciarli lievitare per altri 30-40 minuti (io un'oretta abbondante). Non arriveranno al raddoppio, ma assumeranno un aspetto più rotondo. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20-30 minuti (fino a leggera doratura). Attenzione a non farli colorire troppo, altrimenti il formaggio diventa amaro.

giovedì 13 maggio 2010

Peperoni di nonna Jole

Ho un ricordo molto sbiadito di mia nonna, una delicatissima donna bionda, con gli occhi verde smeraldo.. quando andavamo a trovarla aveva sempre un biscotto per me, suonava il pianoforte divinamente, quel pianoforte che poi mi ha regalato nella speranza che seguissi le sue orme.. chissà, magari qualcuno dei miei figli la farà contenta.. io non ci sono riuscita!

E' splendido che il ricordo dei nostri cari continui a vivere nelle cose di tutti i giorni, nella poltroncina antica piena di tarme, nel quadro con la vendemmia, nelle melanzane alla parmigiana e nei suoi peperoni..

Io non ricordo di aver mai mangiato i peperoni alla "sua" maniera, troppo piccola e viziata per apprezzare sapori cosi particolari, ma per fortuna mia mamma li ricorda eccome ed ecco che ora li faccio anche io!

Peperoni di nonna Jole

Ingredienti:

10 peperoni
3 spicchi aglio
olio evo
pane grattugiato
sale
capperi (facoltativo)
2/3 foglie alloro (facoltativo)

Posizionare i peperoni sulla teglia coperta di carta forno e arrostire in forno a 180/200° . Quando cominciano a bruciacchiarsi, spellarli e privarli dei semi (per far prima mettere i peperoni ancora caldi dentro un sacchetto di plastica per alimenti e aspettare che intiepidiscano).

Scaldare un po' d'olio in una padella antiaderente e far rosolare l'aglio. Aggiungere i peperoni a listarelle, rosolare lentamente.
Regolare di sale e aggiungere i capperi e l'alloro, se graditi.
Rosolare ancora un po' e spolverizzare con una manciatina di pane grattugiato.

sabato 8 maggio 2010

Treccine dolci

Ho trovato questa ricetta sul forum di Cookaround (mi pare fosse di Sokkyso), queste briochine avevano tutta l'aria di essere delle morbidissime nuvolette, perciò l'ho salvata in attesa di una serata libera che mi consentisse di farla! Il procedimento non è impegnativo, ma, come tutte le ricette che prevedono il lievito di birra, non si può avere fretta, ma aspettare pazientemente i tempi della lievitazione.. Sono buonissime, le abbiamo spazzolate nel giro di un pomeriggio! Io ho voluto aggiungere un po' di crema pasticcera sulla superficie per farle assomigliare a "quelle del bar", anche se la ricetta originale non la prevedeva... ottime!

Treccine dolci con la crema

INGREDIENTI:
500 gr di farina
220 gr di latte
2 tuorli d'uovo
80 gr di zucchero (io ne ho messo 100/120 gr)
100 gr di burro possibilmente a temperatura ambiente
1 cubetto di lievito di birra
1 pizzico di sale
granella di zucchero (per guarnire)

Sciogliere il lievito nel latte intiepidito, aggiungere lo zucchero e versare il tutto sulla farina e cominciare ad impastare. Aggiungere i tuorli uno per volta, il burro morbido, per ultimo il sale e impastare fino a che l'impasto non si presenta liscio e lucido. Lasciar lievitare al caldo al raddoppio, circa 2 ore.
Tagliare la pasta in circa 24 pezzi (di più se si vogliono più piccole e di meno se si vogliono più grandi...)  Dividere ogni pezzo in due parti una un po' più grande dell'altra e formare 2 cilindretti, posizionare quello lungo orizzontalmente e quello corto al centro dell'altro perpendicolarmente.

Intrecciare le treccine e posizionarle sulla carta forno lasciandole ben distanti tra loro.

Lasciar lievitare nuovamente fino al raddoppio, circa un'ora e mezza.
Pennellare con albume sbattuto e cospargere con la granella di zucchero, io ho aggiunto anche crema pasticcera.

Cuocere a 180° per circa 12 minuti o comunque fino a doratura.

martedì 4 maggio 2010

Guitar cake

Non sono pienamente soddisfatta della torta che vi mostro oggi.. poco colorata, poco rifinita.. purtroppo l'ho dovuta realizzare in fretta e, si sa, la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi.. Ad ogni modo è la torta che ho fatto per l'undicesimo compleanno del mio fratello mignon che, come è facilmente intuibile, è un chitarrista sfegatato! Quindi ... chiavi di violino, note e una bellissima Fender rossa per una torta musicale!!

La base è un pan di spagna da 8 uova cotto in teglia rettangolare 25x35cm. e farcito con crema pasticcera, decorato con panna montata, cioccolato e pasta di zucchero.

Guitar cake

Auguri zio Stefi!!!!!!!!!!!!!!

Vorrei segnalare una simpatica iniziativa di Cris del blog Zucchero&Sale che ha indetto il suo primo giveaway :

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giovedì 29 aprile 2010

Nutellotta

Per i napoletani è sicuramente qualcosa di già visto (e ... beati loro... mangiato!), perchè questa torta nasce a Napoli nell'antica pasticceria del sig. Antonio Bellavia e, per la sua bontà, vanta innumerevoli tentativi di imitazione.. Io non ho mai assaggiato la versione originale, ma ho visto in diversi blog questa ed è stato amore a prima vista! E' il classico dolce che crea dipendenza, perciò attenti, se non l'avete mai fatta, pensateci bene, non dovete farla per forza! Se riuscite a resistere a questa fetta, buon per voi!! Per me è assolutamente impossibile ...

Nutellotta

Ingredienti (per la base):

250 gr di cioccolato fondente
100gr di burro
100 ml di latte
100 g di zucchero
4 uova  
200 gr di farina
1 bustina di lievito per dolci

Per la farcia:

400 gr di nutella
250 gr di mascarpone

In una pentola sciogliere il cioccolato a bagnomaria; Appena il cioccolato sarà sciolto, aggiungere il burro. Infine aggiungere il latte a filo mescolando fino a formare una crema liscia e omogenea e Lasciar raffreddare.

Nel frattempo separare i tuorli dagli albumi.Montare i tuorli con lo zucchero e gli albumi con un pizzico di sale.  Nella ciotola con i tuorli aggiungere il composto al cioccolato e far amalgamare il tutto. Aggiungere poi la farina setacciata con il lievito. Infine, incorporare delicatamente gli albumi montati a neve.

Mescolare fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Imburrare ed infarinare uno stampo per torte da 26 cm  e versare il composto al suo interno.

Infornare la torta in forno già caldo a 180° per 30/40 minuti.
Sfornare la torta, capovolgerla e lasciarla raffreddare.

In una terrina mescolate la Nutella con il mascarpone.
Tagliate a metà la torta e farcirla con i 3/4 della crema nutella e mascarpone.
Coprire con il secondo disco e spalmare la restante crema.

Decorare a piacere. Io ho utilizzato granella di nocciole.

E con questa goduria partecipo alla raccolta di Genny - Al cibo commestibile:

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giovedì 22 aprile 2010

Here’s to you … Vale’s Kitchen!!

Sarah, in occasione del suo blog-compleanno, ci ha chiesto qualcosa di diverso dalla solita ricetta, ci ha chiesto di farla entrare in quello che è, per noi foodblogger, il nostro regno… la cucina!

E’ con una punta di orgoglio quasi materno che oggi vi mostro la mia cucina, vi accorgerete che è un po’ strana, piccola, poco luminosa e (molto) poco aerata, ma la amo perché io e il mio amore l’abbiamo pensata e disegnata da soli, non senza discussioni, ma alla fine eccola qui, atipica… come me! Infilarla in un sottoscala ci ha dato un’infinità di problemi, abbiamo dovuto spostare ripiani, rifilare il piano di granito che non entrava, addirittura tagliare un pensile che non ci stava! e vi lascio solo immaginare per far scendere dalle scale quel bestione del frigo!

In fondo è qui che, tra un pasticcio e l’altro, è nata la passione per le torte decorate, per i lievitati, è qui che hanno inizio le serate a base di pizza e birra con gli amici, quelle a base di biscotti e farina dappertutto con i miei bambini. E’ qui che iniziano le giornate con un caffè ed è qui che finiscono le giornate con un biberon di latte… E’ qui che si impasta, si dosa, si versa, si mescola, se fosse un pelino più grande potrei dire: è qui che si vive.. sì, perché uno dei crucci è sicuramente la metratura.. troppo piccola per essere “abitabile”, per poterci pranzare, ma anche solo fare colazione, per poter fare i compiti con i bambini..

Insomma, non la posso vivere come vorrei, come l’ho sempre vissuta a casa dei miei, non posso pretendere di fare foto luminose, oppure di far andare via gli odori in un battibaleno, ma per il momento non mi lamento di certo, c’è tempo per la cucina dei miei sogni!

Vale's Kitchen

Vale's Kitchen 2

Vale's Kitchen 3

Ringrazio infinitamente Sarah per questa splendida idea e con questo post partecipo al primo giveaway del suo splendido blog: Fragola & Limone, se non è tra le vostre conoscenze, fateci un salto, merita davvero!!!

martedì 13 aprile 2010

Torta dinosauro (T-Rex cake)

Quando mio nipotino (o cuginetto??? mi incasino con le parentele… ad ogni modo, il figlio di mia cugina….) Gianmarco ha manifestato il desiderio di una torta di compleanno a forma di dinosauro, mi sono venuti i sudori freddi!!! Finchè mi si chiede una Hello Kitty o una Pippi Calzelunghe ancora ancora ci posso arrivare decorosamente… ma un T-Rex!!! che figura barbina avrei fatto!! Pensavo a Gianmarco e ai suoi compagni, non potevo deludere le sue aspettative… perciò ho cominciato a spulciare su internet finchè non ho trovato qualche buono spunto per quella che sarebbe stata la T-Rex Cake!!

La base è un pan di spagna rettangolare da 10 uova, farcito con crema pasticcera al limone e coperto di panna montata.

Il T-Rex è di pasta di zucchero colorata con coloranti alimentari con l’aiuto di un pennellino.

Ci credete che erano tutti a bocca aperta, bambini e genitori!!?? Io mi sono divertita tantissimo a realizzarla, non è buffo!???


Torta dinosauro (T-rex cake)

martedì 6 aprile 2010

I miei primi 30 anni…

Ebbene sì, anche io ho varcato in punta di piedi la soglia degli “enta”!! Contrariamente alle aspettative, la disperazione per aver lasciato i “enti” non mi ha colto, non ancora perlomeno! Sarà che sono stati giorni di fuoco, che ho corso di qua e di là come una trottola, che poi c’è stata Pasqua.. insomma, proprio non me ne sono accorta! Per la festa pochi amici intimi e parenti strettissimi e tante tante buonissime cose…. Questa volta ho deciso di deporre lo scettro di Wonder Woman e mi sono fatta aiutare, un po’ da qualche amica/cugina, un po’ da mia suocera, molto da mia mamma! Il buffet era composto da antipastini vari tipo salsiccia secca e formaggi misti, uova ripiene, diverse quiches e torte salate (piselli, carciofi, lorraine), cous cous con verdure, pasta e fagioli, fregola con carciofi, impepata di cozze, crostini di pane. La zona dolci invece era occupata da una meringata, un tiramisù e  la mia prima torta su due piani!

Torta 30 anni

Primo piano composto da pan di spagna rotondo da 7 uova cotto in teglia diametro 28 cm farcito con crema pasticcera alla panna. Secondo piano composto da pan di spagna rotondo da 4 uova cotto in teglia diametro 22 cm sempre farcito con crema pasticcera alla panna. Per non rischiare sprofondamenti ho rinforzato il primo piano con 3 sostegni di fortuna, 3 tappi di pennarelli jumbo coperti di pellicola. Sotto il secondo pan di spagna c’è un vassoietto di cartone ritagliato quasi a filo con il perimetro della torta. Non si sono mossi minimamente!! Entrambi i pan di spagna sono stati ricoperti prima con crema al burro, messi a riposare in frigo, e quindi ricoperti con della pasta di zucchero bianca; il 30 e le fascette sono sempre di pdz, ma colorata di rosa. Anche le rose sono in crema di burro, preparate precedentemente e messe in freezer fino al momento di posizionarle sulla torta; queste sono decisamente migliorabili!!!

Torta 30 anni particolare rose

giovedì 25 marzo 2010

Torta Tigro (1° compleanno Enrico)

Se ancora non l’aveste capito, per me ogni occasione è buona per mettersi a sfornare e decorare! Questa è la torta che ho avuto l’onore di fare per festeggiare il primo compleanno di Enrico, un pupotto simpaticissimo e mangione! La sua mamma mi ha dato carta bianca e questo è ciò che è uscito!! Il pan di spagna è il solito, da 10 uova cotto in uno stampo rettangolare di 30x40 cm e poi sagomato a forma di 1 una volta cotto, bagna alla crema di limone e crema pasticcera con uova intere. Decorato con panna e pasta di zucchero.

Torta Tigro (1° compleanno Enrico)

giovedì 11 marzo 2010

Maritozzi di Salvatore de Riso

Mi sembra giusto, visto che ormai siamo in piena quaresima, pubblicare una ricetta che ho fatto diverso tempo fa, di questo dolce tipico romano che è un simbolo di questo periodo dell’anno, in quanto unico dolce “concesso” in mezzo a fioretti e rinunce. L’impasto del maritozzo originale viene arricchito con uvetta e canditi, a volte anche frutta secca.
La tradizione narra che i maritozzi venivano regalati dai giovani alle loro fidanzate e da qui vien da pensare che dietro alla parola maritozzo c’è una sorta di presa in giro/dispregiativo nei confronti dei signori ometti.. Ad ogni modo c’è una filastrocca legata al maritozzo che a me piace tanto e lascio anche a voi…

Er primo è pe' li presciolosi;
er siconno pe' li sposi;
er terzo pe' li innamorati;
er quarto pe' li disperati

Ed ora la ricetta.. modernizzata… non prevede nessun arricchimento con uvette e canditi, ma una semplice farcitura con panna montata. Bell’impasto, profumato, ma, non me ne voglia il sig. de Riso, io preferisco questi di Paoletta, sia come procedimento, decisamente meno complicato, che come gusto e leggerezza.

Maritozzi di Sal de Riso

Ingredienti per 20 maritozzi:
1 kg di farina manitoba
150 g di zucchero
3 tuorli
3 bianchi
lievito di birra 35 g
75 g di olio evo
un pizzico di sale
bacca di vaniglia
75 g di burro
300 g di latte
1 arancia non trattata (o un limone o un mandarino)

per la glassa:
100 g di zucchero
40 g d'acqua

per guarnire:
zucchero a velo e panna fresca montata

Sbattere i tuorli con l'olio e il sale (deve venire un emulsione simile ad una maionese) e lasciare in frigo a 4 per 30'.
Mescolare la farina setacciata con il lievito di birra, sciolto in poco latte, i semi di vaniglia, lo zucchero, la buccia d'arancia grattugiata, il bianco d'uovo e far montare bene, poi aggiungere il burro, il latte fresco ed infine l'emulsione di tuorli e olio.
Far lievitare per 30' coperto da un panno umido.
Formare con la pasta dei piccoli panetti un po' schiacciati, di 80 g caduno, e disporli ben distanziati tra loro, su una placca da forno (imburrata o rivestita da carta forno).
Far lievitare ancora per un'ora ad una temperatura ambiente intorno ai 25°.
Preparare la glassa mescolando l'acqua con lo zucchero.
Spennellare la superficie dei maritozzi con la glassa di zucchero e cuocerli in forno a 175° per 15/18 minuti (fate attenzione che la parte inferiore non prenda troppo colore).
Tagliare a metà e farcire con la panna montata aromatizzata con i semini di vaniglia.
Preparare la chantilly: Lasciare 2,5 dl di panna freschissima in frigorifero almeno 2 h: dovrà raffreddarsi a 4°.
Raffreddare nel congelatore una ciotola e versarvi la panna. Sbattere con le fruste elettriche a velocità media.
Quando la crema si addensa e incomincia a montare aggiungere 30 g di zucchero a velo versandolo a pioggia.
Smettere di lavorare la crema quando è ben densa.

mercoledì 3 marzo 2010

Shortbread

Durante le mie 3 incursioni oltre Manica, non c’è stata volta che sono tornata in patria senza una di quelle preziosissime scatole con l’originalissima fantasia scozzese, avete presente i biscottini Walkers ??? Bianchissimi e friabilissimi biscottini da tè caratterizzati dalla superficie tutta bucherellata. Adesso si trovano anche al supermarket, ma io preferisco continuare a farmeli a casa..
Si trovano in 3 diversi formati: gli shortbread fingers, quelli classici, rettangolari, gli shortbread rounds, rotondi e i petticoat tails, praticamente un biscottone rotondo che viene diviso in spicchi triangolari una volta cotto.
Dovrebbero essere spessi circa mezzo centimetro, io li ho fatti decisamente più sottili e non hanno tenuto molto bene la forma… credo che la prossima volta li cuocerò in una teglia rettangolare e li taglierò da cotti, almeno saranno perfettamente uguali!

Aimè, erano buoni lo stesso, non sono nemmeno arrivati alla colazione dell’indomani.. per me sono davvero irresistibili! La ricetta è semplicissima, le dosi per i traditional shortbread sono: una parte di zucchero, due di burro e tre di farina più un bel pizzico di sale se non si utilizza burro salato;

Shortbread

Ingredienti:

100 gr. zucchero
200 gr. burro
300 gr. farina
1 pizzicone di sale

Setacciare la farina e lavorarla velocemente insieme allo zucchero e al burro freddo tagliato a pezzetti; unire il sale.
Compattare l’impasto e lasciarlo riposare in frigo per almeno una mezzora.

Stenderlo sulla spianatoia infarinata allo spessore di mezzo centimetro e ritagliare i biscotti. In alternativa stendere l’impasto in una teglia coperta con carta forno.

Bucherellare i biscotti con una forchetta.
A questo punto, io non l’ho fatto per mancanza di tempo, metterei la teglia nuovamente in frigo a riposare per un’altra oretta.

Informare a 180° per circa 15/20 minuti, i biscottini devono rimanere molto chiari. Se avete optato per la stesura in teglia, questo è il momento di tagliare i nostri shortbread.

Se riuscite a resistere, aspettate che si sfreddino, il sapore sarà nettamente migliore! Una variante interessante è sicuramente quella con la farina di avena al posto della farina di frumento… da provare quanto prima!!!

giovedì 25 febbraio 2010

Torta con le pere

Suvvia, che non possiamo fare sempre quello che vorremmo è una gran bella verità! Dobbiamo fare i conti con il tempo e i mezzi a nostra disposizione.. Se ho poche decine di minuti a disposizione non posso lanciarmi in preparazioni che hanno bisogno dei loro tempi di lievitazione/riposo/cottura .. oltretutto creare piatti sempre e solo speciali dopo un po’ diventa noioso, anche perchè il parentado spesso non capisce (o fa finta…) se dietro quello che sta mangiando si nascondono 1, 2, 10 o 48 ore lavorative della sottoscritta… e questo è mortificante!! tanto vale mangiare uova strapazzate… E’ per questo che ogni tanto una bella ciofeca è quello che ci vuole, o, quanto meno, qualcosa di meno super/iper/stra buono!!! Il mio piatto medio(cre) che ho utilizzato per spezzare la catena dei piatti eccellenti (ahahahaha) è questa torta, che non è da buttare via, per carità, ma forse non incontra troppo il mio gusto!! Vogliamo dire che era banale, via, diciamocelo, forse un po’… quei suini hanno gradito ugualmente, la mia teoria è confermata!!!!

Torta con le pere

Ingredienti:

8 pere Williams
200 gr. zucchero semolato
200 gr. farina
80 gr. burro
3 uova
1/2 bustina lievito
latte qb

Sbattere lo zucchero con le uova, lasciandone un cucchiaio da parte. Unire la farina setacciata a poco a poco senza mai smettere di mescolare. Se la pasta risultasse troppo consistente unire qualche cucchiaio di latte. Unire il lievito setacciato.

Versare l’impasto in una tortiera rivestita di carta forno. Sbucciare le pere e disporle tagliate a fettine sulla pasta. Cospargere con lo zucchero rimasto e distribuire il burro a fiocchetti.

Cuocere in forno già caldo a 180° per 25/30 minuti.

martedì 16 febbraio 2010

Croissants profumati

Oggi vado controcorrente! Niente dolci fritti anche se è martedì grasso, ho deciso che la padella dei fritti rimarrà appesa al chiodo fino a carnevale dell’anno prossimo e così sarà! Purtroppo non ho reportage fotografico della serata fatti fritti e tantomeno della serata bomboloni.. Questi non saranno fritti, ma vi assicuro che sono davvero come sembrano: STREPITOSI!! Sarà la decima versione di croissant che provo, ed è sicuramente quella che, per il momento almeno, incontra maggiormente i miei gusti! La ricetta nasce dall’inesauribile voglia di sperimentare di Paoletta, e dopo aver provato con successo i francesi e quelli sfogliati del bar, dichiaro questi i miei croissants preferiti! Il procedimento è un po’ lungo, ma semplice e la sfogliatura mi è riuscita perfettamente senza nessuna fuoriuscita di burro! Vi rimando al suo post dove troverete uno splendido passo passo.

La bellezza di questi croissant, oltre ad essere buoni da morire, è che si possono congelare. Da qualche settimana a questa parte  la mia ciurma si sta svegliando la domenica mattina con il soave profumo di queste meraviglie, ed è inutile, non c’è niente che possa colorare di rosa una giornata quanto una colazione così!!!

Basta ricordarsi la notte prima di tirare fuori dal freezer la quantità di croissant che vi occorre (abbondate, mi raccomando, sarebbe triste picchiarsi per l’ultimo croissant!!), li posizionate su una teglia con carta forno e li coprite con della pellicola, in questo periodo anche una copertina non guasta! E la mattina non avrete che da accendere il forno, dare una spennellatina di uovo sbattuto ai croissants e preparare il caffè…
Eccovi finalmente la ricetta alla quale non ho cambiato una virgola, con lei si va sul sicuro!!!


Croissants profumati

Importante prima di iniziare: impostare la temperatura del frigo tra i 4° / 6°

Ingredienti:

275 gr di manitoba
275 gr di 00
15 gr di lievito di birra fresco
10 gr di sale
90 gr di zucchero
1 tuorlo
170 gr di acqua
115/125 gr di latte
30 gr di burro

Aromi:

1 buccia d'arancia grattugiata (o limone)
1 cucchiaio di rhum
1 cucchiaino estratto di vaniglia (o la raschiatura di un baccello)

Inoltre:

290 gr di burro per i "giri"
1 uovo per la spennellatura finale


Preparare un poolish con 170 gr di acqua dove si sarà fatto sciogliere il lievito e 150 gr di farina presa dal totale, mescolando quanto basta per amalgamare. Coprire con pellicola e far riposare 1 ora.

Versare il poolish nella planetaria insieme a 2 o 3 cucchiai di farina, e impastare con il gancio K o foglia. Aggiungere il tuorlo, far assorbire e unire metà dello zucchero. Ad assorbimento incorporare ancora poca farina, far assorbire, unire l'altra metà dello zucchero e impastare bene.

Continuare con latte e farina fino ad esaurimento, aggiungere il sale e impastare bene fino a che l'impasto sarà liscio ed elastico. Aggiungere gli aromi, il burro poco alla volta e incordare, finendo col gancio a uncino. Se si fa a mano, ci vorranno almeno 20/25 minuti.

Porre in una ciotola, coprire con pellicola e mettere in frigo per 1 ora.

Circa 10 minuti prima di tirar fuori l'impasto, prendere il burro, porlo tra due fogli di carta forno e aiutandosi col mattarello battendo, portarlo ad un rettangolo di 26x20 cm. E' importante che il burro, durante la manipolazione, mantenga la consistenza della plastilina, del pongo.

A questo punto tirar fuori l'impasto e col mattarello, stenderlo in un rettangolo di 38x22 cm.

  1. Prendere il burro e posizionarlo sul rettangolo di impasto, deve occupare i 2/3 inferiori di questo, facendo bene attenzione a lasciare 1 cm. libero di lato.
  2. Piegare sul burro la parte superiore dell'impasto.
  3. Sovrapporre ora su questa, la parte di impasto coperta dal burro.
    Porre in frigo il panetto ottenuto per 10 minuti.
    Tirarlo fuori dal frigo e posizionare il "pacchetto" davanti a voi, avendo cura che la parte aperta sia alla vostra destra.
    Picchiettare ora col mattarello il panetto in modo da distribuire il burro in modo uniforme, e, al tempo stesso stenderlo in un rettangolo che abbia il lato corto davanti a voi, ad uno spessore di circa 7/8 mm.
  4. Piegare verso il centro prima il lembo inferiore della sfoglia.
  5. Poi quello superiore.
  6. Girare il panetto di 90° sempre con il lato aperto alla vostra destra. Coprirlo con pellicola e metterlo su un vassoio in frigo per 40 minuti.
  7. Abbiamo fatto la 1° piega.

Tirar fuori dal frigo e fare altre 2 pieghe seguendo i passaggi dal 4 al 7.

Alla 3° ed ultima piega, porre ancora in frigo per 40 minuti.

  1. Tirar fuori il pacchetto dal frigo e stenderlo in un rettangolo lungo e stretto, alto 7 mm. Questa volta lavorarlo solo nel senso della lunghezza.
    Tagliare dei triangoli isosceli con un coltello ben affilato che abbiano una base di 9 cm. e un'altezza di 15 cm. circa.
  2. Praticare un taglio di 1 cm e 1/2 circa al centro della base.
  3. Formare i croissant tirando leggermente e delicatamente con le mani, più lungo è il triangolo più giri si riescono a fare e più bello viene esteticamente. Si inizia ad avvolgere strettino, partendo dalla base verso la punta e allargando il taglio.
  4. La punta si fa in modo di farla capitare sulla parte anteriore e sotto il cornetto, altrimenti in lievitazione o in cottura si solleva.
    Dopo aver arrotolato, curvare leggermente le punte laterali verso di voi.

A questo punto abbiamo due strade:

  • Posizionare i croissant su una leccarda coperta da carta forno, coprirli con pellicola e attendere la lievitazione, circa 2 ore e 45 minuti. Pennellare poi di uovo sbattuto e infornare a 220° statico per 5 minuti. Poi abbassare la temperatura del forno a 180°e proseguire fino a cottura completa, circa 8 minuti, fino a che saranno di un bel biondo scuro. Oppure a 200° ventilato per 5 minuti per poi proseguire a 180°fino a doratura.
  • Disporli su un vassoio, metterli in freezer e, non appena congelati, trasferirli in un sacchetto per alimenti. Quando si vorranno cuocere, basterà tirarli fuori 6 ore prima, e proseguire come sopra.

Spolverare di zucchero a velo!

venerdì 5 febbraio 2010

Zeppole

Altro che dolce carnevalesco, io le mangerei tutto l’anno! Personalmente ho un po’ la puzzetta sotto al naso per questo genere di dolci, non mi accontento! D’altronde, come dico sempre, se proprio devo ingrassare, preferisco ingrassare per qualcosa di buono, e non di mediocre! E con le zeppole, aimè, dire buono è tosta… E’ facile trovarle pesanti, unte, con il classico odore di fritto… Qui a Cagliari per quanto mi riguarda si contano su una mano le pasticcerie dove ne ho potuto trovare “buone”. Quest’anno ho provato a farmele da me, non avrei mai e dico MAI immaginato un risultato del genere! Leggere, asciutte, con la crosticina leggermente croccante, da mangiare una dietro l’altra. La foto non è il massimo, ma tra friggere, inzuccherare (e assaggiare!) di più non si poteva fare! Chissà perché quando in cucina aleggia odore di fritto si dileguano tutti….

In giro di ricette ce ne sono a bizzeffe, con o senza patate, con più o meno lievito, con o senza burro… Questa è quella che ho usato io, non so nemmeno dove sono andata a pigliarla, ma di sicuro l’ho segnata nel libricino dei favorites:

Zeppole

Ingredienti:

500 gr. farina
500 gr. patate
75 gr. burro
75 gr. zucchero
2 uova

1 pizzico sale
scorza limone / arancia
25 gr. lievito birra
2 dita latte
1 bicchierino grappa (facoltativo)

Sciogliere il lievito in 2 dita di latte tiepido. Lessare le patate, sbucciarle e passarle con lo schiacciapatate. Impastare la farina con la purea di patate, aggiungere lo zucchero, le uova, la scorza, il lievito sciolto, per ultimi il sale e il burro morbido.

Impastare per una decina di minuti, quindi mettere a lievitare per 2 orette al caldo.

Far scaldare una padella con abbondante olio di semi. Prendere un po’ di impasto con le mani (è molto morbido) bagnate di latte e lasciar cadere nella padella cercando di formare il buco centrale.

Far dorare le zeppole su entrambi i lati. Scolare e passare nello zucchero semolato.

Importante: gustare calde!!!

martedì 26 gennaio 2010

Minicroissants salati

Spesso mi capita che qualche amica assidua frequentatrice del blog si lamenti del fatto che le ricette dolci superano di gran lunga quelle salate.. beh, che i dolci siano stati il mio primo amore non è un segreto! diversamente avrei chiamato questo blog Salati&Dintorni! E’ vero anche che non si può vivere di solo dolce e quindi per forza di cose piano piano le ricette salate stanno trovando spazio nel mio ricettario.. questa dei minicroissants salati è una ricetta vincente, un vero jolly da utilizzare in caso di cene, buffet, festicciole, proviene dal blog di Luxus ed è da provare! Io l’ho già fatta in diverse occasioni ed ha sempre riscosso un enorme successo!

Minicroissants salati

Ingredienti:

500 gr di farina 00
200gr di acqua
50 gr di latte
50 gr di olio (io ho usato olio di semi)
15 gr di sale
5 gr di zucchero (si può raddoppiare per un miglior contrasto dolce/salato)
10 gr di Lievito di Birra

erbe aromatiche fresche (o anche secche) a piacere da unire all'impasto, spezie e semini tipo sesamo o papavero per la parte esterna (io purtroppo non ho mai erbe aromatiche fresche a disposizione quindi non le ho messe..)

affettati misti, mousse di tonno o di prosciutto per farcire

Sciogliere nei liquidi intiepiditi il lievito e lo zucchero, impastare con la farina e lavorare per qualche minuto, aggiungere il sale e lavorare ancora bene per una decina di minuti. Questo è il momento di aggiungere le erbe aromatiche, se gradite.

Mettere l’impasto a lievitare in luogo tiepido coperto da pellicola per circa 2 ore, adesso che c’è caldo a me è bastata un’ora e poco più.

Una volta passato il tempo dividere in tre parti l'impasto, stendere a cerchio ogni pezzo e ricavarne 16 spicchi, arrotolare ogni spicchio partendo dalla parte più larga.

Disporre i minicroissants nelle teglie, coprirli con pellicola e lasciarli lievitare fino al raddoppio. Spennellarli (o meglio ancora, vaporizzarli) con abbondante latte ed infornare a 200° per una decina di minuti o comunque fino a doratura. Appena sfornati nebulizzare ancora col latte (questo renderà ancora più morbida la crosta) e far raffreddare su una gratella.

Eccoli farciti con mousse di tonno, insalata e pomodoro. Spettacolari!!!

Minicroissants salati2

lunedì 18 gennaio 2010

Torta Hello Kitty (2° compleanno Eleonora)

Nel corso degli ultimi 30 anni la nostra famiglia è stata allietata dalla nascita di ben 12 maschietti tra fratelli, cugini, nipoti… noi cugine scherzavamo sul fatto che probabilmente non ci era stato caricato il programma per fare femmine!! non che la cosa non ci facesse piacere, per carità… ma dopo tanto celeste avevamo tanto bisogno di un po’ di rosa… Grazie al cielo sono arrivate, in rapida sequenza, due dolcissime patatine, la mia Benedetta e poi dopo nemmeno 3 mesi, ecco Eleonora, due meraviglie della natura!! Qualche giorno prima di Natale abbiamo festeggiato i suoi 2 anni ed ecco la tortina che ho preparato per l’occasione.

Mi era stata richiesta una torta piccola piccola, per una festa intima e questa è il “minimo” che sono riuscita a fare: pan di spagna da sole 3 uova cotto in uno stampo da 22 cm, farcito con crema pasticcera e ricoperto di panna. Sia Hello Kitty che la scritta sono state realizzate con la tecnica della pasta di zucchero colla (pdz colla).

Torta Hello Kitty (2° compleanno Eleonora)

martedì 5 gennaio 2010

Torta Pippi Calzelunghe (4° compleanno Aurora)

Torta Pippi Calzelunghe (4° compleanno Aurora)

Ecco la torta che ho realizzato per il 4° compleanno della nostra Auricchia!

Chiara, la sua mamma, mi ha dato qualche idea per il soggetto, ma alla fine la simpatica Pippi ha vinto il ballottaggio con i Barbapapà e Peppa Pig (ma qualcuno di voi l’ha mai visto questo ???? )

La base sono 2 pan di spagna da 7 uova ciascuno, bagnato con crema di limone diluita con acqua e farcita con crema pasticcera.

La decorazione è panna montata bianca e colorata, Pippi e la scritta “Buon Compleanno Aurora” sono in pasta di zucchero

Questa volta ho sperimentato una tecnica diversa, si chiama pasta di zucchero collage e l’ho vista sullo splendido blog di Marjlet, vi rimando ai suoi consigli e istruzioni:

1) Scegliere e stampare un disegno che più vi piace.
2) Ricopiare il disegno su carta forno (la trasparenza vi aiuterà in questa operazione).
3) Ritagliare ogni parte del disegno che presenta diverso colore.
4) Stirare la pasta di zucchero ricavando una sfoglia sottile.
5) Usare ogni parte del disegno ritagliata come una sagomina, poggiandola sulla pasta di zucchero e rifilando i bordi con un taglierino.
6) Lasciare asciugare.
7) Assemblare ogni pezzo sulla torta incollando con un pennellino bagnato (io ho saltato questo punto, perchè ho poggiato la cialda direttamente sulla panna).