Oggi, tornata a casa all'ora di pranzo, ho sentito il bisogno di indossare, sopra la solita t-shirt, una felpa.. gran brutto segno, considerato che la mia casetta è notoriamente calda; l'autunno sta pian piano lasciando posto all'inverno e io già tremo al pensiero di freddo, piumoni, raffreddori, febbre, aerosol. Ma, dal momento che mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno, l'inverno è sicuramente la stagione in cui le serate in casa diventano una festa all'insegna della panificazione.. accendere il forno è un piacere, e sgranocchiare qualche dolcetto home made davanti ad una tazza di thè o di cioccolata bollente è quanto mai piacevole, specialmente in compagnia di qualche amica, con relativi pargoletti.. speriamo di riuscire a passarne tante di serate così!
Quelli che vi mostro oggi sono dei biscotti facili facili, del mitico Pellegrino Artusi. Questa ricetta "povera" mi ha incuriosito e alla prima occasione li ho provati, sono poco dolci e dalla consistenza quasi panosa, mi raccomando non sostituite l'ammoniaca con il lievito, non avreste lo stesso risultato!
«Sono biscotti di poca spesa, facili a farsi e non privi di qualche merito perché posson servire sia pel the sia per qualunque altro liquido, inzuppandosi a maraviglia.
Farina, grammi 250.
Burro, grammi 50.
Zucchero a velo, grammi 50.
Ammoniaca in polvere, grammi 5.
Una presa di sale.
Odore di vainiglia con zucchero vanigliato.
Latte tiepido, un decilitro circa.
Fate una buca nel monte della farina, poneteci gl'ingredienti suddetti meno il latte, del quale vi servirete per intridere questa pasta, che deve riuscir morbida e deve essere dimenata molto onde si affini; poi tiratene una sfoglia grossa uno scudo, spolverizzandola di farina, se occorre, e per ultimo passateci sopra il mattarello rigato, oppure servitevi della grattugia o di una forchetta per farle qualche ornamento. Dopo tagliate i biscotti nella forma che più vi piace, se non volete farne delle strisce lunghe poco più di un dito e larghe due centimetri come fo io. Collocateli senz'altro in una teglia di rame e cuoceteli al forno o al forno da campagna.»
dal libro "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" di Pellegrino Artusi.
Li adoro questi biscotti inzupposi con una bella tazza di latte caldo. Sono la mia colazione preferita. Bacioni, buona settimana
RispondiEliminaa me piacciono da morire da inzuppare nel caffè e perchè no in un bel bicchiere di Marsala :-) baci
RispondiEliminal'inverno sara' freddo ma quanto e' bello stare in casa a goderla fra profumi di biscotti e calore di camino..io l'adoro! rubo un biscotto e vado a nanna...
RispondiEliminaParticolarissima ricetta ciccia...se poi proviene dal grande Artusi e' una garanzia..il piu' grande cuoco di tutti i tempi! E poi che bello e suggestivo l'italiano arcaico!
RispondiEliminaUn bacio tesoro e speriamo di poter presto condividere un pomeriggio insieme!