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mercoledì 8 febbraio 2012

Pollo all’aceto balsamico

Questo piatto a casa mia ha riscosso un successo inaspettato. Ho avuto paura che il contrasto dolce salato non sarebbe stato gradito, invece aveva ragione Donna nel suo libro “Non ho tempo per cucinare”, è un bel secondo, completo e veloce, e, diciamocelo, anche piuttosto chic!

Pollo all'aceto balsamico

Piatto GreenGate, posata Broggi, vassoio CHS Group

125 ml. aceto balsamico
1 cucchiaio origano
2 cucchiai zucchero di canna (io ho usato demerara Bronsugar distribuito da D&C)
1/2 cucchiaino pepe nero macinato Tec-Al 
2 filetti di petto di pollo tagliati per il lungo
1 pomodoro a fette
1 mozzarella grande a metà
basilico
olio di oliva Dante 

(Fonte: Donna Hay)

Mettete l’aceto, l’origano, lo zucchero e il pepe in una padella media antiaderente (io ho usato la mia Illa Bio Cook nuova di zecca) su fuoco medio e cuocete per 3/4 minuti o finchè il liquido si addensa leggermente. Unite il pollo e cuocetelo 3 minuti per lato o finchè è ben cotto. Distribuitelo nei piatti, poi completate con i pomodori, la mozzarella e il basilico. Condite con un filo d’olio e servite.

thefoodbook

Con questa ricetta partecipo al contest "The Foodbook - il libro è servito" di Polvere di Peperoncino in collaborazione con Bibliotheca Culinaria"

sabato 4 febbraio 2012

Is Para Frittus

Quest’anno il carnevale è cominciato presto a casa nostra.. vuoi perchè non riusciamo a debellare la febbre, vuoi perchè aspettiamo questo periodo per poter finalmente friggere a tutto spiano e per travestirci e truccarci esageratamente; le serate sono lunghe da passare con due passerotti piccoli e un gufo quasi quattordicenne nel pieno del rompimento di scatole.. e un bel vassoio di para frittus caldi caldi hanno un potere benefico sia sulla mamma che sui bimbi (per non parlare del marito quando rincasa….).
I para frittus, letteralmente “frati fritti”, sono un dolce carnevalesco talmente radicato nella cultura sarda che si trovano praticamente tutto l’anno. Questa è la seconda volta che li preparo e sono davvero fantastici! La ricetta cambia leggermente a seconda del paese di provenienza, ogni donna prepara quella che ha sempre preparato la sua mamma, e prima di lei la sua nonna… insomma, un dolce più “della tradizione – con il significato latino di consegnare, trasmettere” di questo non si può!
A casa mia non si sono mai preparati, per anni abbiamo goduto di quelli che regolarmente ci portava la nostra vicina di casa, originaria dell’entroterra sardo. Oggi godiamo dei miei!!!
Para frittus
Ingredienti:
1 kg farina (io ho utilizzato metà farina 00 e metà manitoba – molino Chiavazza)
350 ml. latte fresco
100 gr. zucchero semolato
100 gr. strutto
4 uova
50 gr. lievito di birra
1 bicchierino acquavite (o grappa, o altro liquore)
1 arancia scorza e succo (circa 150 ml.)
1 limone solo scorza
olio di semi per friggere (io uso quello di girasole Dante)
zucchero semolato
Ho intiepidito il latte e l’ho diviso in due ciotole. In una ho sciolto il lievito e lo zucchero.
Nel frattempo ho setacciato le farine nella ciotola dell’impastatrice, ho aggiunto il latte con il lievito e ho cominciato ad impastare col gancio,ho aggiunto le uova, il succo e la scorza dell’arancia e del limone e il liquore. Ho ammorbidito lo strutto nel microonde e l’ho incorporato piano. Il latte rimanente l’ho aggiunto piano piano senza aggiungerne finchè quello precedente non era stato assorbito. Dopo circa mezzora dall’inizio della lavorazione l’impasto era perfettamente incordato, lucido ed elastico.
L’ho messo in una ciotola coperto da pellicola a riposare nel forno spento con lucina accesa. Mi è servita circa un’ora per il raddoppio. Con l’aiuto di un cucchiaio ho prelevato dei pezzi di pasta,li ho fatti rotolare nella farina, fatto il buco col pollice e messi a lievitare nuovamente sul tavolo coperto da un plaid e una tovaglia leggermente infarinata. Ho coperto le pallette con un’altra tovaglia e un altro plaid.
Al raddoppio ho scaldato l’olio abbondante in una casseruola e ho fritto pochi pezzi per volta, girandoli solo una volta con l’aiuto di bacchette di legno. Scolare nello scottex e passare nello zucchero semolato.
Con questa ricetta partecipo al contest del Molino Chiavazza:


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e a quello di Profumi Sapori & Fantasia e Le ricette di Tina: